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Nuovo anticorpo monoclonale sottocutaneo anche in Italia

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Nuovo anticorpo monoclonale sottocutaneo anche in Italia Empty Nuovo anticorpo monoclonale sottocutaneo anche in Italia

Messaggio  tarantola17 Sab Ott 30, 2010 1:28 pm

Si somministra una volta al mese con un iniettore predosato. Lo distribuiranno solo le farmacie ospedaliere

MILANO - Un’arma in più contro artrite reumatoide, psoriasica e spondilite anchilosante. Un nuovo farmaco biologico, golimumab, è disponibile anche nel nostro Paese (prescritto dallo specialista, viene distribuito dalle farmacie ospedaliere). Una volta al mese si somministra un’unica iniezione per via sottocutanea con un iniettore predosato, studiato proprio per facilitare l’utilizzo da parte di pazienti che spesso hanno problemi di articolazione, come chi soffre di artrite reumatoide e psoriasica.

COME FUNZIONA - «L’anticorpo monoclonale, totalmente umano, agisce nei confronti del Tumor Necrosis Factor alpha, una citochina che rappresenta il denominatore comune dell'infiammazione in diverse patologie autoimmuni» spiega Giovanni Minisola, primario della divisione di Reumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma. «Negli ultimi anni i farmaci biologici hanno cambiato il corso della reumatologia - ricorda Giovanni Lapadula, direttore del dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica dell’Università di Bari -. Ma è fondamentale intervenire presto dopo la comparsa dei dolori articolari, per riuscire a bloccare l’evoluzione della malattia e, in qualche caso, ottenere anche la remissione dei sintomi». «Una somministrazione più semplice e dilazionata nel tempo facilita l'aderenza al piano terapeutico - aggiunge Minisola -. Se quest’ultimo è molto complesso, spesso può indurre il paziente ad abbandonare la cura». «Per chi ha un’artrite e non riesce a muovere bene le mani è una conquista l’uso di farmaci semplici da maneggiare», aggiunge Antonella Celano, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (A.N.MA.R.), che ribadisce ancora una volta i ritardi burocratici e le differenze di trattamento terapeutico tra i pazienti da una regione all’altra: «Se tutti potessero conoscere le conseguenze di una cura negata o inadeguata, ma anche di una lista di attesa troppo lunga, cadrebbero molti pregiudizi e luoghi comuni sbagliati su questa patologia reumatica», sottolinea Celano.

SPONDILITE ANCHILOSANTE - Il nuovo farmaco è indicato anche per il trattamento della spondilite anchilosante, una malattia infiammatoria cronica che può diventare debilitante. «Agli inizi provoca dolore lombare, poi un danno strutturale che fa flettere la colonna vertebrale in avanti e limita i movimenti», spiega Ignazio Olivieri, direttore del dipartimento di Reumatologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza e Madonna delle Grazie di Matera. Anche in questo caso è fondamentale la diagnosi precoce. «Innanzitutto occorre individuare subito se la lombalgia è di tipo infiammatorio, come nel caso della spondilite anchilosante, o di tipo meccanico, quando cioè è presente una discopatia - afferma il reumatologo -. Il paziente con lombalgia meccanica sta bene quando riposa e soffre quando si muove; chi ha invece una lombalgia infiammatoria sta male durante la notte e appena si alza, migliora col movimento. In base al tipo di problema - conclude Olivieri - il medico di medicina generale dovrà indirizzare il paziente dallo specialista adatto».



Maria Giovanna Faiella
26 ottobre 2010(ultima modifica: 27 ottobre 2010)
da "Corriere Salute"
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