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LA PSORIASI AUMENTA IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

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Messaggio  enrico Lun Mar 26, 2012 5:35 am


La psoriasi aumenta il rischio cardiovascolare

Il pericolo nei casi più gravi e lunghi della malattia. Più probabili anche altre patologie, dal fegato grasso all'obesità


La psoriasi non è solo un problema di pelle, anzi. Un nuovo studio pubblicato sull'American Journal of Cardiology conferma i timori dei dermatologi: la malattia si associa a una maggior probabilità di eventi cardiovascolari come infarti e coronaropatie e dati di qualche tempo fa della Società Italiana di Dermatologia (SIDEMAST) sottolineano che la psoriasi aumenta il rischio di malattie come il fegato grasso o l'obesità.

STUDIO – I dati più recenti arrivano da una ricerca condotta da April Armstrong, dermatologa dell'università della California, su tutti i pazienti che erano stati sottoposti ad angiografia coronarica nell'ospedale universitario di Sacramento e per i quali erano presenti anche informazioni sulle eventuali patologie dermatologiche. In totale, la ricercatrice ha analizzato oltre 9000 pazienti, fra cui circa 200 con psoriasi confermata prima dell'angiografia; esaminando più da vicino questi soggetti, la Armstrong ha rilevato che innanzitutto hanno un'indice di massa corporea mediamente più alto e sono quindi più spesso sovrappeso od obesi. Soprattutto, la dermatologa ha scoperto che gli psoriasici hanno una probabilità di quasi due volte maggiore rispetto agli altri di avere la conferma di una coronaropatia a seguito dell'angiografia; il rischio aumenta fino a tre volte e mezzo nei pazienti con una storia di psoriasi superiore a otto anni. Analogamente, cresce in questi pazienti il pericolo di un infarto o di altri eventi cardiovascolari.

RISCHIO – Il dato conferma quanto già da tempo si supponeva: per motivi ancora in parte da chiarire, la psoriasi si associa a un maggior rischio cardiovascolare e, più in generale, a una considerevole lista di altre malattie che non fanno che peggiorare la già scarsa qualità della vita dei pazienti. Stando a ricerche SIDEMAST di qualche tempo fa, infatti, quasi tutti i pazienti soffrono di un'altra patologia, dal diabete al fegato grasso, dall'obesità all'ipertensione: l'80 per cento, stando alle stime italiane, avrebbe problemi al fegato come la steatosi, il 30 per cento è sovrappeso od obeso e ha colesterolo, glicemia e pressione elevati. E sarebbe la psoriasi stessa ad accrescere il pericolo: la malattia della pelle di per sé aumenta del 60 per cento la probabilità di sviluppare il diabete, del 20 per cento quella di ammalarsi di ipertensione. C'è però una buona notizia: uno studio condotto dal Dipartimento di Dermatologia dell'Università di Verona su 61 pazienti con psoriasi e obesi ha dimostrato, tempo fa, che seguire una dieta ipocalorica e perdere peso ha effetti positivi sulla malattia della pelle oltre che sul rischio cardiovascolare: «Abbiamo osservato che perdere almeno il 10 per cento del peso corporeo significa diventare più sensibili ai farmaci utilizzati contro la psoriasi: basta usare una dose inferiore di ciclosporina per ottenere lo stesso effetto di remissione dei sintomi – racconta Giampiero Girolomoni, Direttore della Clinica Dermatologica della Università di Verona –. Tutto dipende dal grasso, soprattutto quello addominale: è infatti una fonte di mediatori dell'infiammazione che possono favorire la comparsa e il perdurare della psoriasi». I dermatologi invitano quindi a diagnosticare e curare le altre malattie che si accompagnano alla psoriasi, ormai riconosciuta come una malattia sistemica da gestire in modo globale: «I pazienti dovrebbero regolarmente sottoporsi a specifici controlli per valutare i grassi nel sangue, la glicemia, i livelli di due marcatori di rischio cardiovascolare quali l'omocisteina e la proteina C reattiva. È opportuno, inoltre, fare un'ecografia epatica periodica per controllare lo stato di salute del fegato», conclude Girolomoni.

Elena Meli
22 marzo 2012 | 9:35
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