PROGETTO INDIO-SP
4 partecipanti
spondilite anchilosante&co. :: spondilite anchilosante e malattie reumatiche :: la spondilite in generale
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PROGETTO INDIO-SP
magari interessa a qualcuno...se siete in quelle zone partecipate, è importante dare il nostro contributo.
AL S.ORSOLA DI BOLOGNA SI STUDIA L’ALIMENTAZIONE LEGATA ALLE SPONDILOARTRITI: PROGETTO INDIO-SP
"L’Associazione AISpA, in collaborazione con la SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica dell’Ospedale S.Orsola di Bologna, sta lavorando ad un Progetto di studio per focalizzare l’attenzione sull’alimentazione legata alle spondiloartriti..."
per leggere l'articolo clicca sotto
http://www.aispaitalia.org/?p=1989
http://www.aispaitalia.org/?p=1996
AL S.ORSOLA DI BOLOGNA SI STUDIA L’ALIMENTAZIONE LEGATA ALLE SPONDILOARTRITI: PROGETTO INDIO-SP
"L’Associazione AISpA, in collaborazione con la SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica dell’Ospedale S.Orsola di Bologna, sta lavorando ad un Progetto di studio per focalizzare l’attenzione sull’alimentazione legata alle spondiloartriti..."
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Elvira- gran-HLAB27+
- Messaggi : 1998
Data d'iscrizione : 04.02.10
Località : il paese delle meraviglie
Re: PROGETTO INDIO-SP
Leggete questo l'articolo è molto interessante.
AL S.ORSOLA DI BOLOGNA SI STUDIA L’ALIMENTAZIONE LEGATA ALLE SPONDILOARTRITI: PROGETTO INDIO-SP (Integrazione dietetica)
di Giulio Marchesini e collaboratori.
Dott.ssa Sasdelli, Prof. Marchesini e Dott.ssa Marzocchi
L’Associazione AISpA, in collaborazione con la SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica dell’Ospedale S.Orsola di Bologna, sta lavorando ad un Progetto di studio per focalizzare l’attenzione sull’alimentazione legata alle spondiloartriti. Il ruolo dei fattori dietetici nelle affezioni immuno-mediate sta diventando sempre più evidente, ed è stata studiata l’azione pro infiammatoria o antiossidante di alcune sostanze di origine alimentare. Numerosi studi clinici dimostrano una correlazione tra l’insorgenza di malattie immunologiche e l’ingestione di latte e derivati. Nel tratto gastrointestinale avviene un contatto prolungato tra le strutture deputate al riconoscimento degli antigeni (anche alimentari) e gli antigeni stessi; il loro assorbimento può portare alla formazione di immunocomplessi, con produzione di anticorpi cross-reattivi che provocano fenomeni infiammatori a carico dei tessuti, tra cui le articolazioni. Inoltre i latticini, anche dopo la pastorizzazione, possono contenere frammenti batterici Gram negativi, che hanno un ruolo allergenico e di attivazione del sistema immunitario. Diversamente, altri studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di alcune molecole, in particolare gli antiossidanti omega-3, nell’inibire alcune tappe del processo infiammatorio. Gli acidi grassi omega-3, il cui capostipite è l’acido alfa-linolenico, sono contenuti nelle noci (2%), nell’olio di canapa (15-20%) nei semi di lino (23%) e nei semi di mirtillo rosso (49%); i derivati metabolici dell’acido alfa linolenico si trovano invece nel pesce azzurro o nei pesci grassi, come aringhe, salmone, merluzzo, sgombro, sardine, alici e tonno. Al contrario, gli acidi grassi omega-6, contenuti in salumi, carni grasse, tuorlo d’uovo, semi di girasole, olive e relativi oli, favoriscono l’intensità e la durata dei fenomeni infiammatori a carico dei tessuti. Il contenuto di ac. grassi omega-6 della dieta abituale supera di 5-6 volte quello degli omega-3; una riduzione del rapporto tra omega-6 e omega-3 a 2:1, realizzabile con scelte alimentari favorevoli che privilegino cibi ricchi di omega-3, si è dimostrata utile a migliorare il quadro clinico in pazienti affetti da spondiloartrite in alcuni studi pilota. Questi risultati mettono in luce l’importanza dell’approccio dietetico nel trattamento delle malattie immunologiche; il Progetto di studio si propone quindi di estendere i dati pubblicati, verificando la possibile efficacia clinica di uno schema alimentare basato sulla limitazione di latte e derivati, integrazione alimentare di cibi ricchi di ac. grassi omega-3 e restrizione calorica (nei pazienti con sovrappeso o obesità). Il progetto, approvato dal Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera di Bologna, prevede la compilazione da parte dei pazienti di una serie di questionari sulla percezione soggettiva del dolore e l’esecuzione di esami ematici per rilevare parametri flogistici e metabolici di riferimento. Durante la prima visita verranno anche raccolti i dati antropometrici e si procederà alla valutazione del metabolismo basale e della distribuzione corporea di massa grassa, massa magra e acqua mediante bioimpedenzometria; infine verrà stabilita e consegnata la dieta sperimentale più idonea in funzione delle preferenze e delle caratteristiche dei pazienti. A tre mesi dalla consegna della dieta, durante una seconda visita, verranno nuovamente raccolti i parametri antropometrici, ematochimici e soggettivi, per verificare gli effetti della dieta. In questa occasione verranno anche raccolti dati relativi all’aderenza alla dieta programmata da parte dei pazienti.
Il Progetto, denominato INDIO-SP (Integrazione Dietetica di Omega 3 nelle Spondiloartriti), è coordinato dal prof. Giulio Marchesini Reggiani, Direttore della SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica, presso l’Ospedale S.Orsola di Bologna; le visite mediche saranno curate dal dott. Nicola Villanova, dalla dott.ssa Rebecca Marzocchi e dott.ssa Anna Simona Sasdelli. La parte dietistica verrà curata dalle dott.sse Elena Stagni e Giulietta Tarrini. Il calendario delle prime visite sarà organizzato tra i mesi di novembre e dicembre, per dare inizio alla fase sperimentale con il mese di gennaio. I risultati sono attesi per il mese di aprile-maggio, al termine dei 3 mesi dello studio nutrizionale ed elaborazione dei dati.
lo studio è stato prolungato visti gli effetti positivi su molti pazienti affetti da spondiloartrite.
AL S.ORSOLA DI BOLOGNA SI STUDIA L’ALIMENTAZIONE LEGATA ALLE SPONDILOARTRITI: PROGETTO INDIO-SP (Integrazione dietetica)
di Giulio Marchesini e collaboratori.
Dott.ssa Sasdelli, Prof. Marchesini e Dott.ssa Marzocchi
L’Associazione AISpA, in collaborazione con la SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica dell’Ospedale S.Orsola di Bologna, sta lavorando ad un Progetto di studio per focalizzare l’attenzione sull’alimentazione legata alle spondiloartriti. Il ruolo dei fattori dietetici nelle affezioni immuno-mediate sta diventando sempre più evidente, ed è stata studiata l’azione pro infiammatoria o antiossidante di alcune sostanze di origine alimentare. Numerosi studi clinici dimostrano una correlazione tra l’insorgenza di malattie immunologiche e l’ingestione di latte e derivati. Nel tratto gastrointestinale avviene un contatto prolungato tra le strutture deputate al riconoscimento degli antigeni (anche alimentari) e gli antigeni stessi; il loro assorbimento può portare alla formazione di immunocomplessi, con produzione di anticorpi cross-reattivi che provocano fenomeni infiammatori a carico dei tessuti, tra cui le articolazioni. Inoltre i latticini, anche dopo la pastorizzazione, possono contenere frammenti batterici Gram negativi, che hanno un ruolo allergenico e di attivazione del sistema immunitario. Diversamente, altri studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di alcune molecole, in particolare gli antiossidanti omega-3, nell’inibire alcune tappe del processo infiammatorio. Gli acidi grassi omega-3, il cui capostipite è l’acido alfa-linolenico, sono contenuti nelle noci (2%), nell’olio di canapa (15-20%) nei semi di lino (23%) e nei semi di mirtillo rosso (49%); i derivati metabolici dell’acido alfa linolenico si trovano invece nel pesce azzurro o nei pesci grassi, come aringhe, salmone, merluzzo, sgombro, sardine, alici e tonno. Al contrario, gli acidi grassi omega-6, contenuti in salumi, carni grasse, tuorlo d’uovo, semi di girasole, olive e relativi oli, favoriscono l’intensità e la durata dei fenomeni infiammatori a carico dei tessuti. Il contenuto di ac. grassi omega-6 della dieta abituale supera di 5-6 volte quello degli omega-3; una riduzione del rapporto tra omega-6 e omega-3 a 2:1, realizzabile con scelte alimentari favorevoli che privilegino cibi ricchi di omega-3, si è dimostrata utile a migliorare il quadro clinico in pazienti affetti da spondiloartrite in alcuni studi pilota. Questi risultati mettono in luce l’importanza dell’approccio dietetico nel trattamento delle malattie immunologiche; il Progetto di studio si propone quindi di estendere i dati pubblicati, verificando la possibile efficacia clinica di uno schema alimentare basato sulla limitazione di latte e derivati, integrazione alimentare di cibi ricchi di ac. grassi omega-3 e restrizione calorica (nei pazienti con sovrappeso o obesità). Il progetto, approvato dal Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera di Bologna, prevede la compilazione da parte dei pazienti di una serie di questionari sulla percezione soggettiva del dolore e l’esecuzione di esami ematici per rilevare parametri flogistici e metabolici di riferimento. Durante la prima visita verranno anche raccolti i dati antropometrici e si procederà alla valutazione del metabolismo basale e della distribuzione corporea di massa grassa, massa magra e acqua mediante bioimpedenzometria; infine verrà stabilita e consegnata la dieta sperimentale più idonea in funzione delle preferenze e delle caratteristiche dei pazienti. A tre mesi dalla consegna della dieta, durante una seconda visita, verranno nuovamente raccolti i parametri antropometrici, ematochimici e soggettivi, per verificare gli effetti della dieta. In questa occasione verranno anche raccolti dati relativi all’aderenza alla dieta programmata da parte dei pazienti.
Il Progetto, denominato INDIO-SP (Integrazione Dietetica di Omega 3 nelle Spondiloartriti), è coordinato dal prof. Giulio Marchesini Reggiani, Direttore della SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica, presso l’Ospedale S.Orsola di Bologna; le visite mediche saranno curate dal dott. Nicola Villanova, dalla dott.ssa Rebecca Marzocchi e dott.ssa Anna Simona Sasdelli. La parte dietistica verrà curata dalle dott.sse Elena Stagni e Giulietta Tarrini. Il calendario delle prime visite sarà organizzato tra i mesi di novembre e dicembre, per dare inizio alla fase sperimentale con il mese di gennaio. I risultati sono attesi per il mese di aprile-maggio, al termine dei 3 mesi dello studio nutrizionale ed elaborazione dei dati.
lo studio è stato prolungato visti gli effetti positivi su molti pazienti affetti da spondiloartrite.
Ultima modifica di Ladylu il Mer Mag 29, 2013 12:59 pm - modificato 1 volta.
Ladylu- gran-HLAB27+
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Re: PROGETTO INDIO-SP
Ho aderito al progetto INDIO-SP dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna e sono andata alla prima visita.
Ladylu- gran-HLAB27+
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Re: PROGETTO INDIO-SP
Complimenti Lucy,è un progetto molto molto interessante,fammi sapere come ai fatto ad entrare nel progetto e se ci sono spazi e tempo per altri inserimenti vorrei provare anche io,tanti tantissimi auguri
enrico- gran-HLAB27+
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Re: PROGETTO INDIO-SP
Progetto interessante,io sono convintissima che l'alimentazione abbia influenza sull'infiammazione generale e sopratutto i latticini.
Lucy spero ci farai partecipi di questa tua esperienza. Grazie ciao, ciao
Lucy spero ci farai partecipi di questa tua esperienza. Grazie ciao, ciao
magi- gran-HLAB27+
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Località : Verzegnis
Re: PROGETTO INDIO-SP
Carissimi vi sento interessati,
a quanto ho potuto sapere nel primo colloquio il progetto è iniziato già da un anno e primi risultati sono stati molto incoraggianti infatti hanno deciso di prolungarne la durata. C'è ancora la possibilità di aderire, le uniche condizioni sono avere una spondiloartrite. Per maggiori informazioni collegatevi al sito dell'Aispa italia. (il sito è quello riportato anche nel post di cucciola). C'è l'articolo che ho riportato e anche i recapiti per l'eventuale adesione.
Ho incontrato le dott.sse che seguono il progetto sono giovani e molto motivate. Sono convinta che si tratti di una cosa molto seria.
Credo che questo progetto, possa veramente aiutarci ad avere una migliore qualità di vita e delle speranze di migliorare anche la vita dei nostri figli. Provarci non costa nulla se non andare un giorno a Bologna.
(Mi rendo conto che per molti è parecchio lontano ma sembra che poi si possa fare tutto il resto per e-mail)
Vi abbraccio.
a quanto ho potuto sapere nel primo colloquio il progetto è iniziato già da un anno e primi risultati sono stati molto incoraggianti infatti hanno deciso di prolungarne la durata. C'è ancora la possibilità di aderire, le uniche condizioni sono avere una spondiloartrite. Per maggiori informazioni collegatevi al sito dell'Aispa italia. (il sito è quello riportato anche nel post di cucciola). C'è l'articolo che ho riportato e anche i recapiti per l'eventuale adesione.
Ho incontrato le dott.sse che seguono il progetto sono giovani e molto motivate. Sono convinta che si tratti di una cosa molto seria.
Credo che questo progetto, possa veramente aiutarci ad avere una migliore qualità di vita e delle speranze di migliorare anche la vita dei nostri figli. Provarci non costa nulla se non andare un giorno a Bologna.
(Mi rendo conto che per molti è parecchio lontano ma sembra che poi si possa fare tutto il resto per e-mail)
Vi abbraccio.
Ladylu- gran-HLAB27+
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Re: PROGETTO INDIO-SP
Ciao Lucy, leggendo sul sito sembra che possano partecipare anche i non residenti a Bologna quindi è possibile farci un pensierino, grazie delle informazioni
magi- gran-HLAB27+
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