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PROPOSTA UNA NUOVA CLASSIFICAZIONE PER LA SCLERODERMIA

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Messaggio  enrico Gio Dic 12, 2013 8:06 am

11/12/2013 | Notizia
Proposta una nuova classificazione per la sclerodermia
La classificazione della sclerodermia, finora, ha fatto riferimento a criteri che erano stati proposti dall’American College of Rheumatology (ACR, in italiano Associazione Americana dei Reumatologi), che però aveva dei limiti nel definire le forme precoci della malattia e quelle limitate alla pelle. Una nuova classificazione si propone di migliorare diagnosi e gestione clinica delle persone affette da questa malattia.

La sclerodermia (o sclerosi sistemica) è provocata da un alterato funzionamento del sistema immunitario, che determina un aumento dello spessore del tessuto connettivo. Il tessuto connettivo si trova in tutte le parti dell’organismo, quindi la sclerodermia può sviluppare le sue lesioni ovunque, dalla pelle ai vasi sanguigni.

Nel 1980 l’ACR propose una classificazione della sclerodermia, che è stata applicata fino agli ultimi anni, ma la disponibilità di nuovi e più raffinati strumenti diagnostici e la necessità di intervenire più tempestivamente con le cure, per arrestarne o rallentarne l’evoluzione, aveva reso non più adeguate quelle indicazioni in molti casi. Per questo, alcuni autori ne avevano proposto aggiornamenti parziali. Più di recente, l’ACR e la European League Against Rheumatism (EULAR, in italiano Lega Europea Contro il Reumatismo) hanno lanciato il progetto di una Conferenza di Consenso, finalizzata a rivedere la classificazione per proporne una versione più attuale. Una Conferenza di Consenso (in inglese Consensus Conference) è un progetto al quale partecipano esperti riconosciuti di determinate aree della medicina, con l’obiettivo di concordare un documento (Documento di consenso), che fornisca indicazioni e raccomandazioni finalizzate a migliorare la gestione di una malattia nei suoi vari aspetti, dalla diagnosi alla cura. Per la formulazione di tali raccomandazioni, i membri della Conferenza di Consenso eseguono un’accurata analisi dei problemi e delle soluzioni fino a quel momento proposti e riportati in pubblicazioni autorevoli e filtrano il sapere disponibile sulla base della loro personale conoscenza ed esperienza. Dopo regolari scambi di opinioni nell’ambito del gruppo si produce il Documento di Consenso che fa il punto della problematica e propone soluzioni condivise.

Fra le novità introdotte nella nuova classificazione, c’è il criterio secondo il quale la presenza di un inspessimento della pelle delle dita, che si estenda dalla punta delle stesse verso la base, e in particolare verso l’articolazione fra prima falange e metacarpo, è sufficiente per formulare diagnosi di sclerodermia. In assenza di questa evidenza, sono stati proposti sette segni o evidenze obiettive che possono contribuire a confermare la diagnosi, sia pure con un peso diverso: inspessimento della pelle delle dita, danni ai polpastrelli, alterazioni dei capillari localizzati sotto le unghie, aumento della pressione nel circolo sanguigno polmonare o danni al tessuto interstiziale dei polmoni (l’impalcatura degli alveoli), fenomeno di Raynaud, presenza di auto-anticorpi caratteristici della sclerodermia e teleangectasie. Il fenomeno di Raynaud è un’alterazione della circolazione del sangue dovuta ad eccessivi stimoli di vasocostrizione (riduzione del diametro dei vasi sanguigni, le teleangectasie sono dilatazioni di piccoli vasi sanguigni che si presentano sulla superficie della pelle, delle mucose o di altri tessuti, come la cornea dell’occhio, mentre per quanto riguarda gli auto-anticorpi si rimanda alla sezione del sito nella quale si trattano le malattie autoimmunitarie. I partecipanti alla Conferenza di Consenso hanno anche applicato i nuovi criteri nella pratica clinica per valutarne l’efficacia nella diagnosi, ricevendo una conferma della loro adeguatezza. L’estensione dell’uso a tutti gli specialisti che si occupano di sclerodermia rappresenterà la prova definitiva del valore delle nuove indicazioni diagnostiche, ma l’auspicio più importante è che la nuova classificazione aiuti le persone con sclerodermia ad essere assistite e curate sempre meglio.

Tommaso Sacco

Fonte: 2013 classification criteria for systemic sclerosis: an American College of Rheumatology/European League against Rheumatism collaborative initiative; Arthritis & Rheumatism Vol. 65, No. 11, November 2013, pp 2737–2747.


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