Prendi la giusta posizione per curare il mal di schiena
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Prendi la giusta posizione per curare il mal di schiena
ORTOPEDIA
Prendi la giusta posizione
per curare il mal di schiena
Gli esercizi e la correzione della postura. Gli studi confermano l'utilità delle cure «dolci» della lombalgia
MILANO - Il mal di schiena è la seconda causa più frequente di dolore dopo il mal di testa e la prima causa di assenza dal lavoro. Più dell'85 per cento delle persone l'ha provato almeno una volta nella vita e, secondo dati dell'European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions, ben il 25 per cento dei lavoratori europei deve fare i conti con questo disturbo. I fattori responsabili sono diversi, ma sicuramente uno dei principali è la postura, come emerge da una ricerca condotta su 15mila persone in 7 Paesi europei dall'Osservatorio europeo del mal di schiena dell'Associazione europea chiropratici. Che posture scorrette ripetute e mantenute nel tempo possano nuocere alla schiena e che la loro correzione abbia effetti positivi lo conferma anche uno studio appena pubblicato online sul British Medical Journal, condotto su 134 individui che a causa del mal di schiena cronico si erano dovuti assentare dal lavoro per almeno tre mesi.
APPROCCIO INTEGRALE - Dalla ricerca è emerso che con un approccio integrato alla lombalgia, che preveda modifiche della postazione di lavoro per migliorare l'ergonomia e un programma di attività “graduata” basato su principi cognitivo-comportamentali, è possibile rientrare al lavoro molto prima (in media 88 giorni) rispetto a quando si viene curati in modo tradizionale (208 giorni). Non solo, i benefici di questa strategia sono evidenti anche sul fronte della riduzione della disabilità sia in ambito lavorativo sia in quello personale. «E' ormai assodata l'esistenza di una relazione tra mal di schiena e attività lavorativa — conferma Lorenzo Panella, direttore del Dipartimento di riabilitazione della Asl di Vercelli (nonché uno degli autori del volume “Il grande libro del mal di schiena”, appena uscito con Rizzoli).— Lo sforzo eccessivo e il carico ripetuto o protratto legato ad alcune professioni manuali possono rappresentare un elemento lesivo per la colonna vertebrale. Ma anche attività che obbligano a una prolungata permanenza in piedi o a posture sedute possono essere causa di lombalgia. Si può quindi ben comprendere quanto adattare gli ambienti di vita e di lavoro alle esigenze specifiche sia fondamentale nella prevenzione e nella cura delle patologie della colonna». Per non ritrovarsi alle prese con dolorosi disagi chi lavora seduto davanti a una scrivania dovrebbe innanzitutto posizionare al meglio la sedia e i propri strumenti di lavoro affinché siano facilmente accessibili (vedi disegni), mentre chi svolge lavori manuali (dal muratore alla casalinga) dovrebbe imparare a eseguire in modo corretto tutta una serie di gesti, dal sollevare un peso a come maneggiare utensili specifici. «Per assicurare alla schiena un completo benessere — sottolinea Panella — occorre anche rilassare, stirare e rinforzare alcuni gruppi muscolari. Obiettivo raggiungibile con un esercizio oculato». Sull'importanza di un intervento mirato a migliorare postura e gesti quotidiani concorda anche Feliceantonio Di Domenica, direttore del Dipartimento di riabilitazione dell'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano, che puntualizza: «Oggi si punta molto sulla riabilitazione posturale. L'importante è tenere presente che la posizione assunta non deve mai essere forzata e che anche quella più corretta, se mantenuta a lungo, può favorire disturbi muscoloscheletrici. Per questo motivo, anche quando si è seduti, occorre cambiare spesso posizione, privilegiando, però le più adatte».
Antonella Sparvoli
21 marzo 2010
RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte Corriere della sera salute
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Gli esercizi e la correzione della postura. Gli studi confermano l'utilità delle cure «dolci» della lombalgia
MILANO - Il mal di schiena è la seconda causa più frequente di dolore dopo il mal di testa e la prima causa di assenza dal lavoro. Più dell'85 per cento delle persone l'ha provato almeno una volta nella vita e, secondo dati dell'European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions, ben il 25 per cento dei lavoratori europei deve fare i conti con questo disturbo. I fattori responsabili sono diversi, ma sicuramente uno dei principali è la postura, come emerge da una ricerca condotta su 15mila persone in 7 Paesi europei dall'Osservatorio europeo del mal di schiena dell'Associazione europea chiropratici. Che posture scorrette ripetute e mantenute nel tempo possano nuocere alla schiena e che la loro correzione abbia effetti positivi lo conferma anche uno studio appena pubblicato online sul British Medical Journal, condotto su 134 individui che a causa del mal di schiena cronico si erano dovuti assentare dal lavoro per almeno tre mesi.
APPROCCIO INTEGRALE - Dalla ricerca è emerso che con un approccio integrato alla lombalgia, che preveda modifiche della postazione di lavoro per migliorare l'ergonomia e un programma di attività “graduata” basato su principi cognitivo-comportamentali, è possibile rientrare al lavoro molto prima (in media 88 giorni) rispetto a quando si viene curati in modo tradizionale (208 giorni). Non solo, i benefici di questa strategia sono evidenti anche sul fronte della riduzione della disabilità sia in ambito lavorativo sia in quello personale. «E' ormai assodata l'esistenza di una relazione tra mal di schiena e attività lavorativa — conferma Lorenzo Panella, direttore del Dipartimento di riabilitazione della Asl di Vercelli (nonché uno degli autori del volume “Il grande libro del mal di schiena”, appena uscito con Rizzoli).— Lo sforzo eccessivo e il carico ripetuto o protratto legato ad alcune professioni manuali possono rappresentare un elemento lesivo per la colonna vertebrale. Ma anche attività che obbligano a una prolungata permanenza in piedi o a posture sedute possono essere causa di lombalgia. Si può quindi ben comprendere quanto adattare gli ambienti di vita e di lavoro alle esigenze specifiche sia fondamentale nella prevenzione e nella cura delle patologie della colonna». Per non ritrovarsi alle prese con dolorosi disagi chi lavora seduto davanti a una scrivania dovrebbe innanzitutto posizionare al meglio la sedia e i propri strumenti di lavoro affinché siano facilmente accessibili (vedi disegni), mentre chi svolge lavori manuali (dal muratore alla casalinga) dovrebbe imparare a eseguire in modo corretto tutta una serie di gesti, dal sollevare un peso a come maneggiare utensili specifici. «Per assicurare alla schiena un completo benessere — sottolinea Panella — occorre anche rilassare, stirare e rinforzare alcuni gruppi muscolari. Obiettivo raggiungibile con un esercizio oculato». Sull'importanza di un intervento mirato a migliorare postura e gesti quotidiani concorda anche Feliceantonio Di Domenica, direttore del Dipartimento di riabilitazione dell'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano, che puntualizza: «Oggi si punta molto sulla riabilitazione posturale. L'importante è tenere presente che la posizione assunta non deve mai essere forzata e che anche quella più corretta, se mantenuta a lungo, può favorire disturbi muscoloscheletrici. Per questo motivo, anche quando si è seduti, occorre cambiare spesso posizione, privilegiando, però le più adatte».
Antonella Sparvoli
21 marzo 2010
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Fonte Corriere della sera salute
mella- spondilitico
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Re: Prendi la giusta posizione per curare il mal di schiena
detto cosi...ci vorrebbe una palestra per le posizioni giuste....
MyrrdinWilt- spondilo-curioso
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