Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
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Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
Sonno e depressione
i nemici dei malati reumatici
Valutare questi disturbi è un buon «termometro» anche per capire l'efficacia delle cure
(Grazia Neri)MILANO - Stanchi, ma incapaci di dormire bene per davvero. Affaticati, con l'umore a terra. È il ritratto di chi soffre di malattie reumatiche: secondo alcuni studi presentati a Roma durante l'ultimo congresso dell'European League Against Rheumatism (Eular), infatti, disturbi del sonno, affaticamento e depressione sono i «compagni di viaggio» di un numero sempre maggiore di pazienti.
AFFATICAMENTO E DEPRESSIONE – Numerose le ricerche sul tema: uno studio condotto a Manchester su circa 200 persone ad esempio ha dimostrato che i pazienti con artrite reumatoide soffrono di disturbi del sonno più spesso rispetto a chi è sano e lamentano anche un maggior senso di fatica. L'affaticamento è una costante per quasi tutti i malati e diventa un problema davvero grosso nel 40 per cento dei casi; anche la depressione si accompagna spesso alle malattie reumatiche, secondo alcune stime la frequenza arriva addirittura a un caso su due. Spesso depressione o ansia “nascono” in conseguenza alle difficoltà e ai disagi della malattia reumatica, ma altrettanto spesso peggiorano a tal punto la vita ai malati da influenzare il decorso della patologia, in un circolo vizioso che diventa presto sempre più difficile da spezzare.
SONNO – Uno dei problemi principali, che porta dritto dritto alla stanchezza e alla caduta del tono dell'umore, pare essere proprio la difficoltà dei pazienti a guadagnarsi una notte di sonno davvero riposante: secondo Tanja Lange, neuroendocrinologa dell'università di Lubecca, il momento di addormentarsi è uno dei più critici. Dolore e fastidi alle articolazioni impediscono di prendere sonno facilmente e spesso sono così persistenti da provocare il risveglio, durante la notte o al mattino presto. Risultato, le ore di vero riposo scarseggiano e il giorno dopo è inevitabile trovarsi a fare i conti con sonnolenza, stanchezza e umore nero. «Il sonno dei malati è più frammentario rispetto a quello delle persone sane, lo abbiamo verificato attraverso la polisonnografia – ha spiegato Lange –. La cattiva qualità del riposo dipende anche da disfunzioni del sistema endocrino e dall'infiammazione cronica che si accompagnano alle malattie reumatiche; occorre tenerne conto nella valutazione dei pazienti, perché lo scarso riposo, l'affaticamento e anche la depressione sono elementi che compromettono non poco la qualità della vita dei malati. Un aiuto può arrivare dalle “cronoterapie”, ovvero le cure somministrate al momento più opportuno durante la giornata per adattarsi ai ritmi biologici dell'organismo: le formulazioni a lento rilascio di antinfiammatori o di farmaci che aiutano a regolare il sonno sono più efficaci rispetto a quelle tradizionali».
PARAMETRO DI VALUTAZIONE – Gli esperti riuniti a Roma hanno sottolineato soprattutto la necessità di inserire la valutazione del sonno, dell'affaticamento e del tono dell'umore nella “batteria” di test tradizionali per le malattie reumatiche: i disturbi del sonno e dell'umore andrebbero considerati veri e propri indicatori della malattia, perché la qualità generale della vita dei pazienti deve essere un obiettivo delle cure tanto quanto la remissione dei sintomi della malattia reumatica. Fino a qualche tempo fa la compresenza di questi problemi pareva passare sotto silenzio: solo un paio d'anni fa un'indagine condotta su medici e pazienti ha rivelato che appena il 35 per cento dei malati parla al reumatologo dei propri stati d'animo e chiede consigli per superare ansia, depressione e disturbi del sonno. Oggi l'entità del fenomeno è tale per cui tutti sembrano essersi accorti che occorre guardare anche un po' al di là del sintomo standard: «I disturbi del sonno e dell'umore sono sempre più frequenti nei pazienti, e i medici se ne sono resi pienamente conto – dice Maurizio Cutolo, presidente del Congresso romano e direttore dell’Unità di Reumatologia del Dipartimento di Medicina Interna dell’università di Genova –. A volte si manifestano vere e proprie “sindromi di accompagnamento” alla malattia reumatica principale con tutta una serie di disagi supplementari che vanno dalla sindrome fibromialgica alla stanchezza cronica. Ciò implica che nel quantificare l'efficacia degli interventi terapeutici dovremmo valutare sempre anche il sonno e altri stati di malessere generale percepiti dai pazienti, perché possono influenzare in modo non irrisorio il decorso della malattia».
Elena Meli
25 giugno 2010
Fonte: Corriere della sera salute
i nemici dei malati reumatici
Valutare questi disturbi è un buon «termometro» anche per capire l'efficacia delle cure
(Grazia Neri)MILANO - Stanchi, ma incapaci di dormire bene per davvero. Affaticati, con l'umore a terra. È il ritratto di chi soffre di malattie reumatiche: secondo alcuni studi presentati a Roma durante l'ultimo congresso dell'European League Against Rheumatism (Eular), infatti, disturbi del sonno, affaticamento e depressione sono i «compagni di viaggio» di un numero sempre maggiore di pazienti.
AFFATICAMENTO E DEPRESSIONE – Numerose le ricerche sul tema: uno studio condotto a Manchester su circa 200 persone ad esempio ha dimostrato che i pazienti con artrite reumatoide soffrono di disturbi del sonno più spesso rispetto a chi è sano e lamentano anche un maggior senso di fatica. L'affaticamento è una costante per quasi tutti i malati e diventa un problema davvero grosso nel 40 per cento dei casi; anche la depressione si accompagna spesso alle malattie reumatiche, secondo alcune stime la frequenza arriva addirittura a un caso su due. Spesso depressione o ansia “nascono” in conseguenza alle difficoltà e ai disagi della malattia reumatica, ma altrettanto spesso peggiorano a tal punto la vita ai malati da influenzare il decorso della patologia, in un circolo vizioso che diventa presto sempre più difficile da spezzare.
SONNO – Uno dei problemi principali, che porta dritto dritto alla stanchezza e alla caduta del tono dell'umore, pare essere proprio la difficoltà dei pazienti a guadagnarsi una notte di sonno davvero riposante: secondo Tanja Lange, neuroendocrinologa dell'università di Lubecca, il momento di addormentarsi è uno dei più critici. Dolore e fastidi alle articolazioni impediscono di prendere sonno facilmente e spesso sono così persistenti da provocare il risveglio, durante la notte o al mattino presto. Risultato, le ore di vero riposo scarseggiano e il giorno dopo è inevitabile trovarsi a fare i conti con sonnolenza, stanchezza e umore nero. «Il sonno dei malati è più frammentario rispetto a quello delle persone sane, lo abbiamo verificato attraverso la polisonnografia – ha spiegato Lange –. La cattiva qualità del riposo dipende anche da disfunzioni del sistema endocrino e dall'infiammazione cronica che si accompagnano alle malattie reumatiche; occorre tenerne conto nella valutazione dei pazienti, perché lo scarso riposo, l'affaticamento e anche la depressione sono elementi che compromettono non poco la qualità della vita dei malati. Un aiuto può arrivare dalle “cronoterapie”, ovvero le cure somministrate al momento più opportuno durante la giornata per adattarsi ai ritmi biologici dell'organismo: le formulazioni a lento rilascio di antinfiammatori o di farmaci che aiutano a regolare il sonno sono più efficaci rispetto a quelle tradizionali».
PARAMETRO DI VALUTAZIONE – Gli esperti riuniti a Roma hanno sottolineato soprattutto la necessità di inserire la valutazione del sonno, dell'affaticamento e del tono dell'umore nella “batteria” di test tradizionali per le malattie reumatiche: i disturbi del sonno e dell'umore andrebbero considerati veri e propri indicatori della malattia, perché la qualità generale della vita dei pazienti deve essere un obiettivo delle cure tanto quanto la remissione dei sintomi della malattia reumatica. Fino a qualche tempo fa la compresenza di questi problemi pareva passare sotto silenzio: solo un paio d'anni fa un'indagine condotta su medici e pazienti ha rivelato che appena il 35 per cento dei malati parla al reumatologo dei propri stati d'animo e chiede consigli per superare ansia, depressione e disturbi del sonno. Oggi l'entità del fenomeno è tale per cui tutti sembrano essersi accorti che occorre guardare anche un po' al di là del sintomo standard: «I disturbi del sonno e dell'umore sono sempre più frequenti nei pazienti, e i medici se ne sono resi pienamente conto – dice Maurizio Cutolo, presidente del Congresso romano e direttore dell’Unità di Reumatologia del Dipartimento di Medicina Interna dell’università di Genova –. A volte si manifestano vere e proprie “sindromi di accompagnamento” alla malattia reumatica principale con tutta una serie di disagi supplementari che vanno dalla sindrome fibromialgica alla stanchezza cronica. Ciò implica che nel quantificare l'efficacia degli interventi terapeutici dovremmo valutare sempre anche il sonno e altri stati di malessere generale percepiti dai pazienti, perché possono influenzare in modo non irrisorio il decorso della malattia».
Elena Meli
25 giugno 2010
Fonte: Corriere della sera salute
mella- spondilitico
- Messaggi : 187
Data d'iscrizione : 04.02.10
Età : 64
Località : viterbo
Re: Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
Infatti il mio problema più grosso è dormire e le conseguenze che ne derivano.
Re: Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
E' proprio vero le notti che non riesci a riposare bene, sono tremende e di conseguenza le successive giornate che diventano veramente pesanti. Per fortuna in questo periodo, non mi succede molto spesso di passare notti insonni, ma immagino, Ale cosa possa comportare passare notti senza riposo costantemente. Non ti aiuta prendere qualche farmaco almeno ogni tanto?
magi- gran-HLAB27+
- Messaggi : 912
Data d'iscrizione : 05.02.10
Età : 70
Località : Verzegnis
Re: Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
Si prendo i sonniferi...mi sono dovuta rassegnare... peccato io nn dorma lo stesso!!!
Re: Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
Anche io so per esperienza diretta cosa significa non dormire. Più che altro mi addormanto quando finalmente trovo una posizione o anche stramazzo dalla stanchezza senza trovarla. Poi durante la notte mi sveglio e non c'è più nulla da fare, salvo poi ristramazzare verso l'alba e farmi qualche altra ora. Certo tutto questo ti porta delle giornatine non facili.
L'estate scorsa dormivo qualche ora quasi seduta sul divano.
Quest'anno le cose tutto sommato sono migliorate piano piano ma c'è stato un miglioramento. Non dormo più sul divano a volte mi addormento a terra mentre faccio yoga.
Si vede che sono bravissima mi rilasso talmente....ehehehe....
L'estate scorsa dormivo qualche ora quasi seduta sul divano.
Quest'anno le cose tutto sommato sono migliorate piano piano ma c'è stato un miglioramento. Non dormo più sul divano a volte mi addormento a terra mentre faccio yoga.
Si vede che sono bravissima mi rilasso talmente....ehehehe....
Ladylu- gran-HLAB27+
- Messaggi : 1852
Data d'iscrizione : 29.03.10
Località : nord-sud
Re: Sonno e depressione i nemici dei malati reumatici
Cavolacci insegnami il trucco!
Io stò impazzendo, poi con il caldo della notte scorsa!
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