Un nuovo farmaco per la rigidità mattutina
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Un nuovo farmaco per la rigidità mattutina
Un nuovo farmaco per la rigidità mattutina
Lunedì 17 Gennaio 2011
Per nove italiani su dieci il dolore e la rigidità articolare mattutini associati all'artrite reumatoide limitano la quotidianità. Per loro oggi è disponibile una nuova soluzione farmacologica: un cortisonico che combatte l'infiammazione di notte e allevia la rigidità al mattino. Si tratta di prednisone a rilascio programmato, approvato definitivamente in Italia lo scorso dicembre.
Poter alleviare il dolore e la rigidità delle articolazioni mattutine non è importante solo per permettere al malato di muoversi meglio, ma anche per farlo sentire meno limitato nelle attività quotidiane e meno emotivamente frustrato. Secondo una ricerca sulla qualità di vita nei pazienti colpiti da AR e condotta da Ipsos MORI in 11 paesi europei, infatti, l'artrite reumatoide ha una profonda ricaduta psicologica sui malati. Lo studio ha coinvolto 750 pazienti con AR, di cui 100 italiani. Tra questi il 94% ha dichiarato che i dolori mattutini compromettono pesantemente la qualità di vita e il 47% ritiene invece che gli stessi sintomi condizionino anche le relazioni personali.
Al contrario delle tradizionali somministrazioni di prednisone mattutino, la nuova formulazione prevede l'assunzione di una pastiglia prima di andare a dormire (verso le 22). Il farmaco è pensato per rilasciare gradualmente il principio attivo (contenuto in un involucro di silice anidra che funge da barriera contro i succhi gastrici) nelle ore a seguire, combattendo l'infiammazione e il danno tissutale che si verificano durante la notte.
Secondo Maurizio Cutolo, Direttore della Clinica Reumatologica del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova, “la rigidità e il dolore articolare mattutini, di cui soffrono questi pazienti, risultano avere un impatto negativo diretto sulla loro qualità di vita. La terapia cortisonica ha rappresentato e rappresenta uno dei migliori sistemi di trattamento dell’infiammazione nell’artrite reumatoide. La disponibilità di cortisonici in grado di ottimizzare l’effetto anti-infiammatorio e, quindi, di migliorare il problema della rigidità articolare mattutina è diventata una realtà, grazie alla tecnica farmaceutica che oggi ci permette una somministrazione programmata notturna del farmaco”.
fonte Anmar Italia
Lunedì 17 Gennaio 2011
Per nove italiani su dieci il dolore e la rigidità articolare mattutini associati all'artrite reumatoide limitano la quotidianità. Per loro oggi è disponibile una nuova soluzione farmacologica: un cortisonico che combatte l'infiammazione di notte e allevia la rigidità al mattino. Si tratta di prednisone a rilascio programmato, approvato definitivamente in Italia lo scorso dicembre.
Poter alleviare il dolore e la rigidità delle articolazioni mattutine non è importante solo per permettere al malato di muoversi meglio, ma anche per farlo sentire meno limitato nelle attività quotidiane e meno emotivamente frustrato. Secondo una ricerca sulla qualità di vita nei pazienti colpiti da AR e condotta da Ipsos MORI in 11 paesi europei, infatti, l'artrite reumatoide ha una profonda ricaduta psicologica sui malati. Lo studio ha coinvolto 750 pazienti con AR, di cui 100 italiani. Tra questi il 94% ha dichiarato che i dolori mattutini compromettono pesantemente la qualità di vita e il 47% ritiene invece che gli stessi sintomi condizionino anche le relazioni personali.
Al contrario delle tradizionali somministrazioni di prednisone mattutino, la nuova formulazione prevede l'assunzione di una pastiglia prima di andare a dormire (verso le 22). Il farmaco è pensato per rilasciare gradualmente il principio attivo (contenuto in un involucro di silice anidra che funge da barriera contro i succhi gastrici) nelle ore a seguire, combattendo l'infiammazione e il danno tissutale che si verificano durante la notte.
Secondo Maurizio Cutolo, Direttore della Clinica Reumatologica del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova, “la rigidità e il dolore articolare mattutini, di cui soffrono questi pazienti, risultano avere un impatto negativo diretto sulla loro qualità di vita. La terapia cortisonica ha rappresentato e rappresenta uno dei migliori sistemi di trattamento dell’infiammazione nell’artrite reumatoide. La disponibilità di cortisonici in grado di ottimizzare l’effetto anti-infiammatorio e, quindi, di migliorare il problema della rigidità articolare mattutina è diventata una realtà, grazie alla tecnica farmaceutica che oggi ci permette una somministrazione programmata notturna del farmaco”.
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