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DOLORE CRONICO :A CHI RIVOLGERSI

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Messaggio  enrico Ven Mar 14, 2014 6:42 am

[b][Dolore cronico: in Italia colpisce il 58% degli anziani e il 15-20% dei bambini
Nel nostro Paese il dolore cronico colpisce il 58% degli anziani e tra il 15 e il 20% dei bambini, eppure i pazienti spesso non sanno quando e a chi rivolgersi. Questo il quadro emerso dall'ottava edizione del congresso "Malattia dolore e rete territoriale", in corso oggi e domani all'Ospedale Niguarda di Milano e patrocinato dalla onlus Nopain (Associazione italiana per la cura della malattia dolore).

Nel paziente anziano l'insorgenza del dolore cronico è un problema sanitario importante, visto che colpisce il 58% di questa fascia di popolazione e provoca limitazioni in tutti i campi della vita, da quella familiare a quella lavorativa e sociale. L'artrite/artrosi è la principale causa di dolore (45%), seguita dall'ernia del disco (12%), dalle lesioni traumatiche (10%) e dall'artrite reumatoide (8%).



Oltre al dolore fisico, negli anziani affetti da queste patologie risulta predominante il disagio psicologico e il senso di isolamento e di abbandono che ne consegue: il 52% si ammala di depressione reattiva, mentre il 40% diventa esageratamente ansioso. La maggior parte degli anziani si rivolge al medico di famiglia per un aiuto terapeutico, mentre solo il 10% ricorre allo specialista algologo.

Il responsabile della struttura di terapia del dolore del Niguarda, Paolo Notaro, ha denunciato che l'applicazione della legge sulla cura del dolore "in Italia è ancora drammaticamente parziale", visto che "la maggior parte dei pazienti con dolore refrattario non sa a chi rivolgersi", non è informata nè "sulla patologia di cui è affetta" nè "sulle opzioni terapeutiche tecnologiche, farmacologiche e integrative disponibili".

Tra i fattori che rendono critica l'applicazione della legge ci sono la mancanza di risorse, l'assenza di una standardizzazione condivisa dei percorsi diagnostici e terapeutici e, inoltre, il ritardo nella creazione di una rete ospedale-territorio per la terapia del dolore. Il presidente della commissione Sanità della Regione Lombardia, Fabio Rizzi, ha comunque assicurato: "Ieri è stata ufficializzata la costituzione del gruppo di approfondimento tecnico per la terapia del dolore, che avrà il compito di suggerire alla Regione la declinazione della rete della terapia del dolore".

Da parte sua, il presidente di Federanziani Roberto Messina ha sottolineato che il dolore non deve essere considerato "come un sintomo, ma come una vera e propria malattia che, se non curata tempestivamente e adeguatamente, rischia di inficiare la qualità degli ultimi anni di vita di molti over 65".

Il problema, però, non riguarda solo gli anziani. Secondo recenti stime, il dolore cronico colpisce tra il 15 e il 20% dei bambini. Le principali cause, in questo caso, sono: mal di testa (dall'8 all'83%), dolore addominale di varia natura (dal 4 al 53%), dolore muscolo scheletrico (dal 4 al 40%) e dolore localizzato in più sedi contemporaneamente (dal 4 al 49%).

Nonostante il problema sia molto diffuso è poco riconosciuto e spesso non curato. Basta pensare che, ad oggi, solo in 4 ospedali pediatrici italiani è previsto un ambulatorio di terapia antalgica.

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